Intellectual property

Topolino tra personaggio di fantasia e tutela del marchio

Published on 22nd Jan 2024

L'immagine di Topolino – nella sua prima versione del 1928 - è caduta in pubblico dominio e il suo adattamento e utilizzo senza l'autorizzazione di Walt Disney sarebbe ora possibile.  Ma è veramente così?
 
Projector lens

Opera dell'ingegno

Un personaggio di fantasia che è dotato di caratteristiche e colori che lo contraddistinguono e lo rendono nuovo ed originale (e fortemente distintivo) rappresenta un'opera protetta dal diritto d'autore, indipendentemente dalla protezione accordata all’opera (letteraria, teatrale, cinematografica, televisiva, radiofonica, musicale, ma anche fumettistica o del videogioco) in cui il personaggio stesso si colloca.

Diritto morale e patrimoniale 

Il diritto morale d’autore è imprescrittibile e non può mai essere ceduto.

Il diritto patrimoniale è limitato nel tempo:

  • 70 anni dopo la morte dell'autore, in Italia;
  • 95 anni dalla pubblicazione dell'opera, in USA.

Mickey Mouse Protection Act

Gli Stati Uniti hanno esteso più volte il termine di durata massima del copyright, l'ultima volta nel 1998 con il Copyright Term Extension Act, noto anche come Mickey Mouse Protection Act proprio perché approvato a ridosso di quella che sarebbe stata, altrimenti, la scadenza del Copyright relativo a Topolino, estendendo la durata massima, prevista in 75 anni dopo la pubblicazione, agli attuali 95 anni.

Topolino in pubblico dominio

L'1 gennaio 2024 Topolino è caduto in pubblico dominio.

Sono infatti trascorsi 95 anni dalla pubblicazione della prima versione originale nel celebre cortometraggio "Steamboat Willie" del 1928.

Sfruttamento dell'immagine

La scadenza del Copyright comporta che, d’ora in poi, chiunque potrà sfruttare e rielaborare l’immagine di Topolino nella sua prima versione del 1928: in bianco e nero, senza guanti e con gli occhi privi di pupilla.

Il personaggio di Topolino nella versione del 1928 risulta però protetto anche come marchio registrato.

Topolino come marchio d'impresa

Un personaggio di fantasia può essere, infatti, registrato come un marchio di impresa laddove vi è una stretta correlazione tra il personaggio e il suo autore, avendo il marchio come finalità quella di proteggere da un rischio di confusione circa l'origine dei prodotti che sono con lo stesso identificati. 

Topolino e Walt Disney

La correlazione tra il personaggio Topolino e la Walt Disney è sicuramente presente.

Le registrazioni del personaggio Topolino come marchio garantiscono, pertanto, alla Walt Disney la possibilità di utilizzarlo in maniera esclusiva in tutti i paesi in cui lo stesso risulta essere registrato, a prescindere dal fatto che lo stesso sia caduto in pubblico dominio.

L'immagine di Topolino a fini commerciali

Chiunque volesse utilizzare l'immagine di Topolino, nella sua prima versione del 1928, per la commercializzazione di un determinato prodotto, non lo potrebbe pertanto fare senza incorrere nel rischio di violazione dei diritti di privativa industriale spettanti alla Walt Disney.

Copyright e marchio di impresa

Mentre la tutela fornita dal copyright è ampia e riguarda il personaggio con le sue caratteristiche in sé e per sé, la registrazione di marchio di impresa protegge dal rischio di confusione circa l’origine dei prodotti e si riferisce alla specifica immagine oggetto di registrazione.

Potenzialmente la tutela fornita dal marchio non è soggetta a limiti temporali (a differenza di quella fornita dal copyright) in quanto è sufficiente rinnovare le relative registrazioni e provvedere al suo utilizzo. 

Commento Osborne Clarke

Chiunque vorrà utilizzare il celeberrimo personaggio di Topolino nella versione del 1928 oggi potenzialmente potrebbe farlo ma non senza restrizioni e solo in assenza di qualsiasi legame con Walt Disney, circostanza pressoché impossibile.

Continuerà, invece, ad essere vietato ogni utilizzo delle versioni più recenti, compresa quella più nota che lo ritrae con i famosissimi pantaloncini rossi, i guanti bianchi e le scarpe gialle.

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* This article is current as of the date of its publication and does not necessarily reflect the present state of the law or relevant regulation.

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