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PNRR: un investimento sul futuro

Published on 3rd Feb 2023

L’Unione Europea ha risposto alla crisi pandemica con il Next Generation EU (NGEU), un programma di portata e ambizione inedite che prevede investimenti e riforme per accelerare la transizione ecologica e digitale, migliorare la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori e conseguire una maggiore equità di genere, territoriale e generazionale.

L’Italia è la prima beneficiaria, in valore assoluto, dei due principali strumenti del NGEU: 

  • il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (RRF);
  • il Pacchetto di Assistenza alla Ripresa per la Coesione e i Territori d’Europa (REACT-EU). 

Il Dispositivo RRF richiede agli Stati membri di presentare un pacchetto di investimenti e riforme: il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

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Il 13 luglio 2021 il PNRR italiano è stato definitivamente approvato dal Consiglio dei Ministri attraverso la “Decisione di esecuzione del Consiglio relativa all’approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dell’Italia”, un mese dopo – il 13 agosto 2021 – la Commissione europea ha devoluto all’Italia 24,9 miliardi di euro (quasi 9 miliardi a fondo perduto e i restanti in qualità di prestiti), il 13% dell’importo totale che l’Italia dovrà ricevere dall’UE dai fondi del Recovery Fund. 

Il 23 dicembre 2021 il Governo ha esposto al Parlamento italiano la prima “relazione sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ai sensi dell’articolo 2, comma 2, lettera e), del decreto-legge 31 maggio 2021, n.77, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2021, n.108”. Il PNRR italiano prevede investimenti pari a circa 191,5 miliardi di euro dei quali 82 miliardi saranno destinati al Sud Italia. 

Il PNRR si compone di sei Missioni e sedici Componenti, che si articolano intorno a tre assi strategici condivisi a livello europeo: 

  • digitalizzazione e innovazione; 
  • transizione ecologica;
  • inclusione sociale. 

I quali si intersecano con tre priorità trasversali:

  • parità di genere; 
  • miglioramento delle competenze, della capacità e delle prospettive occupazionali dei giovani; 
  • riequilibrio territoriale e sviluppo del Mezzogiorno.

 

Le missioni del PNRR [1]
  • Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo: l’obiettivo è quello di sviluppare la transizione digitale e la modernizzazione della PA (stanziati 49,1 miliardi di euro);
  • Rivoluzione verde e transizione ecologica: questa missione punta a realizzare la transizione ecologica e rendere l’Italia un paese più sostenibile e competitivo (stanziati 68,6 miliardi di euro);
  • Infrastrutture per una mobilità sostenibile: volta a consolidare ed ampliare la rete ferroviaria ad alta velocità italiana e promuovere la digitalizzazione del traffico aereo (stanziati 31,4 miliardi di euro);
  • Istruzione e ricerca: l’obiettivo è quello di sanare le carenze strutturali e qualitative all’interno della formazione scolastica del nostro paese (stanziati 31,9 miliardi di euro);
  • Inclusione e coesione: per promuovere le politiche di protezione delle situazioni di fragilità sia sociale che economica (stanziati 22,5 miliardi di euro);
  • Salute: gli obiettivi per questa missione sono principalmente due ossia il consolidamento della prevenzione medica e l’assistenza sul territorio (stanziati 18,5 miliardi di euro).
Osborne Clarke comment

Il PNRR intende raggiungere una sostenibilità a lungo termine, attraverso la decarbonizzazione dell’economia, il miglioramento dell’efficienza energetica, lo sviluppo della mobilità sostenibile e la difesa della biodiversità. Per fare tutto ciò sono stati messi in campo innumerevoli investimenti, alcuni a fondo perduto, altri sotto forma di prestiti. Molti finanziamenti sono stati destinati alla gestione dei rifiuti urbani e allo sviluppo di idrogeno, metano e all’ecobonus; questo fa trasparire un’attenzione maggiore dell’Italia verso queste aree tematiche. 

L'Italia ha raggiunto i 55 obiettivi-traguardi per i secondo semestre 2022 ed ha di conseguenza inviato alla Commissione UE la richiesta di pagamento della terza rata di 21.839.080.460 euro. L'erogazione dell'importo dovuto avverrà nei prossimi mesi, alla fine dell'iter di valutazione previsto dalle procedure europee. 

Il nostro team ha una vasta esperienza nella consulenza alle imprese in relazione a tutti gli aspetti relativi alla transizione ecologica nonché alla digitalizzazione e all'assistenza sanitaria, aree fondamentali per raggiungere gli obiettivi posti dal PNRR. 

 

Note

[1] Gli importi indicati, quali investimenti stanziati per ciascuna missione, si riferiscono comprensivamente ai fondi: PNRR, Fondo Complementare e ReactEU.

 

Per maggiori informazioni e chiarimenti non esitare a contattare i nostri professionisti.

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