Il parere è stato pubblicato dopo un’analisi condotta in merito agli approcci adottati da diverse autorità bancarie (per citarne alcune ACPR, BAFIN, Banca d’Italia, FCA) degli Stati membri dell’Unione Europea nei confronti della gestione delle notifiche per operare in regime di mutuo riconoscimento degli istituti di pagamento (IP) e di moneta elettronica (IMEL). L’analisi ha rilevato significative differenze nel trattamento di attività condotte da parte di IP e IMEL mediante l’impiego di agenti o distributori in un altro Stato membro.